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Il legame tra autismo e talento è molto stretto. Molti personaggi della storia dell’arte e della musica erano proprio affette da questo disturbo, che nasconderebbe delle capacità artistiche non irrilevanti. Di recente è stato anche realizzato un volume dal titolo “Drawing Autism“, che raccoglie opere visive realizzate proprio da soggetti autistici.

Fino ad ora si è puntato più sull’individuazione delle abilità analitiche e matematiche di questi individui, ma opere come “Drawing Autism” hanno aperto nuove prospettive anche in merito al talento artistico nascosto nell’autismo. L’arte può essere un modo molto significativo per raggiungere un giusto equilibrio con se stessi e superare le difficoltà comunicative che sono connesse alla malattia. Spesso l’autismo è caratterizzato da alcuni aspetti caratteristici
 

Oltre alle difficoltà di interazione, ci sono quelli legati alla ripetizione e alla propensione per i dettagli, che proprio l’espressione artistica consente di mettere a frutto. Come ha avuto modo di dichiarare Michelle Dawson, ricercatrice all’Università di Montreal, c’è un approccio positivo all’autismo, che ancora non è stato messo in atto in tutte le sue potenzialità. 
 

Quando si parla di autismo spesso si fa attenzione soltanto sui deficit dei soggetti autistici e la ricerca scientifica si ferma solo a questi. Invece si dovrebbe anche prendere in considerazione che gli aspetti più creativi dell’autismo non sono solo manifestazioni secondarie del disturbo, ma la mente autistica nasconde un talento in cui è possibile raggiungere livelli davvero eccellenti. Il cervello umano è in sostanza ricco di possibilità inesplorate che promettono di scoprire un universo meraviglioso. 

Fonte: http://www.tantasalute.it/
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Commento dei curatori del sito:
A volte l'autismo presenta alcune "eccellenze", tuttavia è bene non sottovalutare il disturbo e affrontarlo tempestivamente con le certezze medico-terapeutiche acquisite, come per esempio l'approccio comportamentale.
Creare un'idealizzazione del disturbo significa non affrontare adeguatamente il bene del bambino e fuggire le proprie responsabilità, sia sociali che familiari.
Niente di meglio per la fuga di un "incoscio collettivo".
Poiché l'autismo vive, dal punto di vista nominale, anzitutto una problematica di tipo culturale è bene informare bene e adegutamente per creare una sensibilità reale alla problematica che investa la formazione e il sussidio sanitario (tutt'ora estremamente carente se non assente), la formazione dei pediatri, degli operatori sociali, degli operatori scolastici e dei genitori.
Il rilevare e coltivare le eccellenze e le specifiche artistiche del bambino è sempre un passo che può essere aggiunto ad un approccio comportamentale come visione di prospettiva più ampia ma non certo magica e/o idealizzante.

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