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Alterazioni della membrana intestinale
in pazienti con disordini dello spettro autistico 

 http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20683204

 


Da sempre i genitori che seguono l’intervento biomedico per i loro figli con disordine dello spettro autistico si sentono ripetere dai medici che non ci sono basi scientifiche per queste cure. Niente di più falso: dall’inizio degli anni ’90 sono stati condotti ben 105 studi che collegano autismo e dieta, 70 che collegano  autismo e anomalie immunitarie e metaboliche, oltre 60 che descrivono risultati positive ottenuti dai trattamenti biomedici.  Perché i medici non li conoscono? Perchè nessuno ne ha parlato loro!

EmergenzAutismo da anni cerca di svolgere questo compito di informazione e divulgazione scientifica, nella convinzione che solo una collaborazione tra medici e genitori farà in modo che finalmente l’autismo sia curato come un disordine medico invece che come una anomalia genetica o comportamentale. 

Potete stampare e spedire ai medici che hanno in carico vostro figlio questo studio dell’Università di Napoli, uno studio tutto italiano, in doppio cieco, condotto su bambini con disordine dello spettro autistico, pubblicato su PubMed che afferma che questi bambini hanno molto più frequentemente del normale, gravi anomalie della permeabilità intestinale e che valutare questa anomalia attraverso un semplice test, potrebbe aiutare ad identificare un sottogruppo di pazienti con autismo che potrebbero beneficiare di una dieta priva di glutine.

Questo comporta l'obbligo da parte dei medici che curano i nostri bambini, anche in assenza di sintomi gastrointestinali, di eseguire su di loro questi test e capire se appartengono al sottogruppo che deve obbligatoriamente eliminare il glutine dalla dieta.

Allo studio, oltre a famosi gastroenterologi e neuropsichiatri, ha partecipato anche la Dr Anna Sapone, gastroenterologa assistente del Dr Alessio Fasano, che sta conducendo assieme al Dr. Siniscalco, un nuovo studio finanziato anche dall'Autism Research Institute, sui biomarker per infiammazione e stress ossidativo nei bambini con disordini dello spettro autistico.


 © http://www.emergenzautismo.org - 08 dic 2010


 

Alterazioni della membrane intestinale in pazienti con disordini dello spettro autistico

J Pediatr Gastroenterol Nutr. 2010 Oct;51(4):418-24.
de Magistris L, Familiari V, Pascotto A, Sapone A, Frolli A, Iardino P, Carteni M, De Rosa M, Francavilla R, Riegler G, Militerni R, Bravaccio C.
Department Magrassi-Lanzara, Gastroenterology, Second University of Naples, Italy. 

Abstract

OBIETTIVI: è stata investigata la permeabilità intestinale (IPT) in pazienti con autismo e nei loro parenti di primo grado per esaminare l’ipotesi di intestino permeabile (leaky gut). E’ stata inoltre misurata la  calprotectina fecale (FC) in pazienti con autismo, sia con che senza sintomi gastrointestinali, e nei loro parenti di primo grado.

PAZIENTI E METODI: i risultati della permeabilità intestinale, valutati per mezzo del test lattulosio/mannitolo, sono stati comparati con degli adulti e dei bambini di controllo e con i valori della FC.

RISULTATI: è stata trovata tra i pazienti con autismo (36.7%) e tra i loro parenti (21.2%)  un alta percentuale di anomalie nella permeabilità intestinale rispetto ai soggetti normali (4.8%). I pazienti con autismo che seguivano una dieta senza glutine e caseina avevano valori significativamente più bassi  di permeabilità intestinale rispetto a quelli che non seguivano diete ristrette e al gruppo di controllo. Sintomi gastrointestinali erano presenti nel 46.7% dei bambini con autismo: stitichezza (45.5%), diarrea (34.1%), e altri (alternanza di diarrea/stitichezza, dolori addominali, etc: 15.9%). La FC era elevate nel 24.4% dei pazienti con autismo e nell’11.6% dei loro parenti; essa comunque non è correlata con le anomalie dei valori della IPT.

CONCLUSIONI: i risultati ottenuti supportano l’ipotesi di intestino permeabile (leaky gut) e indicano che misurare la  permeabilità intestinale potrebbe aiutare ad identificare un sottogruppo di pazienti che potrebbero beneficiare di una dieta priva di glutine. Le alterazioni della permeabilità intestinale trovate nei parenti di primo grado suggeriscono la presenza di un fattore intestinale (associato alla zona di contatto tra cellule) ereditario nelle famiglie di soggetti con autismo. 

© http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20683204 - Oct 2010