di seguito una serie di lettere di genitori con figli autistici che faranno il corpo di un unica lettera aperta al Presidente del Consiglio On. Silvio Berlusconi
LETTERA APERTA
AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO ON. SILVIO BERLUSCONI
Gentile Presidente, sono la mamma di un uomo di 25 anni, AUTISTICO, sono anni e anni che combatto un qualcosa di cui non si conosce l’origine. Presidente, nel 2000 le statistiche riportavano un bambino autistico su 2.000.000, nel 2011 il rapporto è 1 su 300. Sa cosa vuol dire questo? Che nel 2020 il suo elettorato sarà solo ed unicamente di persone autistiche. Cosa fa il nostro governo per emarginare? Niente, anzi taglia i fondi, taglia terapie, EMARGINA. Proprio Emarginati ci sentiamo noi genitori di AUTISTICI. Cosa dà il suo governo ai nostri figli. NIENTE DI NIENTE. Ci sono famiglie e famiglie che pagano terapie, medicine e spesso arrivano a fine mese senza sapere cosa mettere sul tavolo per pranzare. I nostri figli hanno gli stessi diritti di altri figli. Hanno gli stessi diritti dei suoi figli e dei suoi nipoti, Presidente. Mi dirà che ci sono le provvidenze economiche ma lei sa quanto prende uno psicologo per 55 minuti di visita? Lei sa quanto prende un terapista per 55 minuti di terapia? Moltiplichi il tutto per 6 volte la settimana e 12 volte al mese. Ai minori viene erogata l’indennità di frequenza, istituita dalla Legge 11 ottobre 1990, n. 289, indennità che viene data solo se il minore frequenta la scuola e un centro di riabilitazione convenzionato. In considerazione che i centri convenzionati non hanno posto perché strapieni, i genitori sono costretti a rivolgersi a professionisti privati con un costo mensile quasi pari a € 700.00 per chi fa una sola terapia, ma per l’AUTISMO non c’è una sola terapia, ci sono diverse terapie da seguire, medicinali da comprare, distanze chilometriche da percorrere per raggiungere gli specialisti, quindi la cosiddetta indennità (meglio dire sussidio) si ferma al periodo scolastico. Indennità poi semmai vincolata alla maggiore età del minore. Stesso discorso vale per le persone maggiorenni, quando non ci sarà più mamma e papà che coprono le spese, con 750,00 € al mese, come vanno avanti? Ci penserà lo Stato a fornire il tutto gratis? In Italia non c’è personale specializzato per l’AUTISMO, perché non si conosce l’origine. Nessuno può sapere cosa vuol dire vivere con una persona AUTISTICA, nessuno può capire cosa comporta avere un AUTISTICO in casa, se non si vive personalmente con un AUTISTICO. SI DIVENTA, PER RIFLESSO, AUTISTICI Non c’è cura e non c’è guarigione perché per la cura e la guarigione c’è bisogno di conoscere l’origine e per conoscere l’origine c’è bisogno di ricerca. E LA RICERCA DOV’È? Siamo stanchi Presidente, siamo stanchi dell’omertà che ci circonda, siamo stanchi dell’omertà dello Stato Italiano. Noi genitori di AUTISTICI, sappiamo bene cosa significa dolore, disagio, sofferenza nel constatare che i tuoi sogni si sono infranti con una diagnosi che ti cambia la vita spogliandola. Dell'AUTISMO si ha una conoscenza molto distorta. AUTISMO, non è quello che viene decritto nei film. Magari. AUTISMO è più. AUTISMO è non poter andare a fare la spesa con tuo figlio perché in un centro commerciale c’è spazio che tuo figlio è incapace di gestire. AUTISMO e non andare al parco con tuo figlio perché se urtato inizia a spogliarsi urlando. AUTISMO è non poter andare a casa di amici perché tuo figlio entra in stato confusionale per l’ambiente che non conosce. AUTISMO è parlare con il tuo figlio ed avere la sensazione di parlare con nessuno. AUTISMO non è ritardo mentale. AUTISTICO è quell’essere che, non riuscendo a farsi capire, arriva a battere la testa al muro, pur di farsi capire. Convivere con l'AUTISMO significa assistere alla scena di tuo figlio che cammina per casa per ore e ore, convivere con l’AUTISMO significa veder tuo figlio procurarsi lesioni dando pugni nei vetri. AUTISMO è convivere con le urla di tuo figlio. AUTISMO è il non saper comunicare il mal di pancia o qualsiasi altro male. AUTISMO è tenere tuo figlio per ore e ore in braccio per non dar fastidio ai vicini. AUTISMO è non dormire mai. L’AUTISMO dura per tutta la vita. AUTISMO è tutto, AUTISMO è niente perchè non si conosce la causa e non esiste cura. Aiuti i nostri figli AUTISTICI, aiuti i futuri figli dell’AUTISMO, perché nessuno è immune e può colpire chiunque, aiuti tutte quelle persone che sono veramente diversabili
© Pina M. da Napoli - 04 Marzo 2011
Per mio figlio come ogni genitore che ha il dovere di istruire ed educare voglio un progetto di vita compreso in un intervento psicoeducativo individualizzato.
© Floriana N. da Roma - 04 Marzo 2011
L'AUTISMO E' UNA MALATTIA CHE ALTERA LA PERCEZIONE DEL MONDO E PER ALCUNI SI RISOLVE IN UN HANDICAP DAVVERO INVALIDANTE, CHE LIMITA LA VITA SOCIALE COSI' COME I PROCESSI DI APPRENDIMENTO... IN QUESTI ANNI TANTE CURE E TANTE TERAPIE SONO VENUTE FUORI....MA TANTE TROPPE MOLTO COSTOSE.....PER TANTE FAMIGLIE C'E' L'IMPOSSIBILITA' DI ACCEDERE.. COME LA MIA, ESSENDO SEPARATA E DIVORZIATA. CON UN PASSATO POCO PIACEVOLE... MI RITROVO DA SOLA CON I MIEI FIGLI AD AFFRONTARE L'AUTISMO... MA NON MI ARRENDO... PIU' INFORMAZIONE... PIU' RICERCA... PIU' CURE A DISPOSIZIONE DI TUTTI... LE LEGGI CI SONO MA TANTE VOLTE NON VENGONO ATTUATE... VOGLIAMO CHE VENGANO RISPETTATE... I NOSTRI FIGLI SONO ANCHE I " VOSTRI FIGLI"... I NOSTRI FIGLI SONO ANCHE LORO CITTADINI ITALIANI E' COME TALI DEVONO ESSERE RISPETTATI ED AIUTATI... AD ESSERE INSERITI NELLA SOCIETA'...
IO SONO QUI PER CONTINUARE A LOTTARE E' NON MI ARRENDO... AFFINCHE' LE VOSTRE ORECCHIE E I VOSTRI OCCHI NON SI APRINO DAVANTI AI NOSTRI FIGLI...
© Lia da Trapani - 04 Marzo 2011
Salve, sono Annarita da Sulmona, madre di Ludovica e Martina, due meravigliose bambine. La prima Ludovica di 16 anni è affetta purtroppo da ritardo psicomotorio, autismo con disturbo del comportamento ed anche celiachia!!
Egregio e gentilissimo nostro Presidente non le voglio raccontare la mia giornata tipo, perché forse e fortunatamente potrebbe non capire, ma le posso sinceramente riferire che il disagio di avere un figlio con questa patologia è davvero molto pesante e gravoso per tutta la famiglia. La nostra come credo quella di tantissimi altri genitori non è vita, ma semplicemente rinuncia ad una vita tranquilla e serena per AMORE del proprio figlio. Quando dico di essere una cittadina italiana non sempre ne sono fiera!! Mi ritengo una cittadina civile e che, sempre, adempie ai propri doveri di madre, di lavoratrice e di persona che rispetta le leggi, tutte!!! Ahimè però Le devo una spiegazione della mia affermazione di non essere fiera: MIA FIGLIA!!!
L’autismo sta in forte ascesa purtroppo e il nostro stato, le istituzioni pubbliche, i nostri servizi pubblici, le scuole, lo stesso sistema sanitario: NON FUNZIONANO!! La vita è un dono di Dio ed un diritto poterla vivere con dignità, rispetto e coerenza, ma non per tutti, almeno per mia figlia e per tantissimi ragazzi/e. I nostri figli frequentano le scuole, come tutti, ma per loro è diverso! Non sussistono situazioni consone alle loro esigenze di vita scolastica! Non sono a tuttora previste formazioni per docenti di sostegno solo riguardante la patologia dell’autismo. Ogni anno i nostri figli sono costretti a cambiare il proprio insegnante perché non è prevista o, se pur lo fosse non è messa in atto, la continuità negli anni scolastici dello stesso docente!! Chiedo inoltre come cittadina e madre italiana che tutte le terapie previste per la riabilitazione psico-educativa per i nostri figli vengano messe in atto e non a tempo determinato dopodiché il disagio a cui deve far fronte un genitore diventa oneroso per tutto il nucleo familiare e con diverse rinunzie anche per i fratelli, normodotati, degli autistici. Negli ultimi anni molte terapie, scientificamente approvate, risultate efficientissime per questa patologia , migliorando di gran lungo la vita degli autistici, sono a pagamento ed i costi sono notevolissimi!! Allora io mi domando perché i genitori più disagiati devono essere impossibilitati nell’ aiutare i propri figli e rendere la loro vita più dignitosa e vivere di rimorsi dolorosissimi oltre a tutte le pene che già la vita ha offerto loro??? E lo Stato dov’è? E per terminare la mia lettera, non ho il coraggio di pensare alla vita di mia figlia dopo che noi genitori non ci saremo più?? Lei, gentilissimo Presidente, vivendo una realtà quotidiana così triste sarebbe fiero di essere un cittadino nonchè genitore ITALIANO??? Grazie, una mamma che ama e che ha diritto di amare senza vincoli e né barriere e che grida anzi urla: IO SONO QUI!!! Qualcuno mi vede, mi sente??? DEVE FARLO E’ UN MIO DIRITTO ESSERE ASCOLTATA!!!!
© Annarita da Sulmona - 04 Marzo 2011
Sig. Presidente mi chiamo Angelo L. ma potrei chiamarmi in qualunque altro modo perchè come me in Italia ce ne sono molti. Noi siamo tutti genitori di bambini autistici. Mio figlio ha adesso 9 anni ed è da quasi 8 che me ne occupo una dedizione assoluta che mi è costata anche il divorzio da mia moglie e come il mio di casi così ne può trovare milioni. Ogni mattina mi alzo alle 7,00 e fino alla sera non mi fermo un attimo non un solo attimo di riposo neanche il sabato e la domenica. Le uscite con amici le vacanze e tutta la normalità di una famiglia "normale" mi è preclusa nonostante tutto continuo anzi continuiamo a lottare e sperare che il nostro stato si accorga di noi e ci tuteli. Sig. Presidente fino a quando i diritti dei nostri figli verranno ignorati? Fino a quando dovremmo sempre gridare e lottare perchè ai nostri bambini vengano date le stesse possibilità degli altri? Sono forse figli di un Dio minore i nostri bambini? Oppure non sono cittadini Italiani? Nel mio piccolo mi ritengo fortunato ma altri genitori di altri bambini come mio figlio non lo sono. Con la presente Noi genitori di figli autistici vogliamo chiedere al nostro Stato dei diritti chiari per noi e i nostri figli:
Diritto all'istruzione con docenti preparati.
Diritto alla salute con centri e personale specializzato per la loro patologia.
Diritto ad essere considerati cittadini di serie "A" e non emarginati come avviene troppo spesso anche da parte di chi dovrebbe tutelarli.
Sig. Presidente secondo Lei questo è pretendere troppo? E' pretendere troppo volere il bene dei propri figli anche dopo di noi? Si metta nei nostri panni e provi a domandarselo sig. Presidente.
la ringrazio
© Angelo L. da Civitanova - 04 Marzo 2011
Sono Angela la mamma di Jessica 11 anni e di Daniele un bimbo di 8 anni affetto da Autismo. Lavoro come Infermiera Professionale dal 1996 e nonostante la mia categoria dovrebbe essere più sensibile verso le persone con patologie
© Angela A. da Monza - 04 Marzo 2011
Egregio Signor Presidente
© Simone A. da Trapani - 04 Marzo 2011
Salve signor presidente, sono Fabio, uno zio innamorato di suo nipote, un bambino autistico di ormai 7 anni.. Più della metà dei suoi anni sono stati da me dedicati (con immenso piacere e orgoglio), insieme ai suoi genitori, persone meravigliose, alla sua crescita in questa società, una società che rimbalza il suo essere, che lo ignora, e che purtroppo spesso calpesta la sua e la nostra dignità….. Lui non riesce a comprendere molte situazioni di vita, lui non conosce la malizia e/o la cattiveria dei suoi simili, lui vive in un mondo suo, un mondo dove per poter entrare bisogna prima capire da dove si può entrare, e poi una volta entrati, bisogna adeguarsi….. Molti di noi diventano a loro volta autistici Signor Presidente, tutto questo per un solo ed unico motivo, e cioè per l’amore che cresce immancabilmente per questi bambini che chiedono aiuto, che chiedono di essere aiutati, che chiedono di VIVERE!!!!!!!!!! Io, con i suoi genitori (senza tralasciare altre figure (nonni, qualche altro parente) lottiamo ogni giorno per insegnarli la vita come possiamo, e come lui può recepire tali insegnamenti….. lui ci ha ripaga a sua volta, insegnando MOLTISSIMO a noi, qualcosa che non è descrivibile se non lo si vive, qualcosa di grande, l’amore incondizionato e puro!!!!!! Purtroppo tutto questo viene affrontato quotidianamente da SOLI, con le sofferenze, le delusioni, e i fallimenti che soprattutto all’inizio la fanno da padrone, e nonostante la buona volontà messa in campo, subentra sempre di più la consapevolezza che “l’uomo nero” (l’orco, il mostro, la bestia) che sta dentro di lui e lo tiene prigioniero è quasi invincibile….. Già signor presidente, ho detto QUASI, perché un genitore riesce sempre a trovare la strada per scalfire l’armatura dell’autismo, e una volta scalfita, il genitore e chi combatte con lui lotta, lotta e lotta affinché la scalfitura si trasformi in crepa, poi in fessura, poi in una spaccatura tale da mettere le mani dentro e tirar fuori la bestia…. Nonostante oggi i genitori possono contare l’uno dell’altro, questo non BASTA, NON E’ SUFFICIENTE…. Io lotto al loro fianco Signor Presidente, lotto per loro, e lotto per mio nipote e per tutti i bambini autistici che considero miei nipoti, affinché LO STATO RISPONDA PRESENTE… AFFINCHE LO STATO FINALMENTE DICA “IO SONO QUI”!!!!! Affinché lo stato dica: sono qui con voi per combattere al vostro fianco, perché meritate l’appoggio dello STATO!!!!!!!!!
I POPOLI DELL’ANTICHITA’ HANNO INSEGNATO CHE SE LO STATO NON PROTEGGE I SUO FIGLI PIU’ DEBOLI… LO STATO INEVITABILMENTE… MUORE!!!!!!!!
Concludo invitando Signor Presidente a vivere una giornata con tutti noi… ALLORA CAPIRA’…… grazie Signor Presidente…… Fabio S., zio della Roccia…..
© Fabio S. da Porto Sant'Elpidio - 05 marzo 2011
Sig. Presidente
sono un genitore di due bambine, entrambe autistiche.
Con questa mia desidero informarla di come "UNA FAMIGLIA AUTISTICA", perché di fatto anche io e mia moglie è come se lo fossimo, possa vivere la nostra "non vita".
La nostra non-vita, anche prima del mio stato di disoccupazione, era già ignobile, infame e indecorosa grazie all'inefficiente, inefficace, sterile e spesso inesistente "intervento" delle Istituzioni di cui mio caro Presidente lei è a capo.
Nessuno ci aiuta, ci sforziamo di "campare" del nostro lavoro, ci sforziamo di cercare inutilmente dove sia la Ricerca, dove la Cura, dove l'Agevolazione, dove ci sia, ma non c'è, un minimo di decenza di Vita.
Mi batto ogni giorno, ogni ora, ogni minuto della mia non-vita affinché tutto ciò possa migliorare e oggi IO SONO QUI !, sono qui a protestare, ad accendere una fiaccola per dire che noi ci siamo e non molliamo: IO SONO QUI ! Nella seconda Giornata Mondiale dell'Autismo, il 2 aprile a Piazza Politeama a Palermo, io e spero un buon numero di persone tenteremo di far luce là dove le nostre Istituzioni continuano a latitare nell'incessante buio, e ribadire che IO SONO QUI !
Ma quando non ci sarò più?
Saranno ancora questi gli interventi delle nostre Istituzioni?
Sono stanco di ascoltare PAROLE che non si trasformano mai in fatti.
Siamo stanchi!
Che ne sarà del "DOPO DI NOI?" ... Chi ci sta effettivamente "pensando"? ... le PAROLE?
Vogliamo FATTI e li chiediamo a Lei Sig. Presidente.
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Gaetano M.,
disoccupato, stanco, affamato ... e padre di due bambine autistiche.
© Gaetano da Palermo - 05 Marzo 2011
Salve, presidente, sono Annarita, mamma di due bimbi, che io chiamo VITA, il più grande ha 6 anni ed è affetto da un disturbo pervasivo dello sviluppo, una diagnosi arrivata tardi, e perche? perché noi, abbiamo trovato molta ignoranza in giro, troppo personale che si definisce specializzato, ma che in realtà e' standardizzato… la vorrei invitare una volta da noi, per farle vivere la nostra giornata, per farle vivere la nostra quotidianità… la nostra storia non è eccezionale è una storia comune... ma sapesse quanta sofferenza… ma io mi chiedo: ma lei ha dei figli, ha anche dei nipoti… provveda a fare qualcosa, nessuno è immune dall'AUTISMO! Noi per entrare nel mondo di nostro figlio siamo diventati autistici anche noi, ma sapesse che gioia entrare nel suo mondo. Questa è una delle tante lettere che le scriverò sarò pronta a fare qualsiasi cosa... per far si chela vita di mio figlio e quella degli altri bambini, possa un giorno essere decente… la ringrazio anticipatamente...
© Annarita V. da Roma – 05 marzo 2011
© Bruno C. da Nuoro - 05 Marzo 2011
© Carmine R. da Napoli - 05 Marzo 2011
... sono ALESSANDRO C. ...
uno dei tanti genitori con figli autistici... I problemi dell'autismo sono molti e di diverso aspetto si tratta di adeguare la patologia autistica sia alle nuove funzioni che alle diverse necessità soggettive. Gli aspetti principali sono quelli statici, quelli impiantistici e quelli distributivi che debbono o dovrebbero essere sviluppati nell'ottica della conservazione più rigorosa della dignità umana... sia per la qualità dei servizi che per le loro particolarissime esigenze personali che richiede un soggetto affetto da suddetta patologia....
Mi rivolgo a LEI perché ci sia un riconoscimento alle cure mediche necessarie per inizializzare un autistico alla via dell'autosufficienza... il sottoscritto rappresenta una piccola goccia al mare rispetto al numeroso problema diffuso su scala nazionale, europeo e aggiungerei mondiale... Non potendo scriverle direttamente spero di cuore le arrivi questa mia... Un grido disperato di genitori legati ad un destino precario dei nostri figli per il resto dei nostri giorni.... Distinti saluti
© Alessandro C. da Viterbo - 05 Marzo 2011
Caro Presidente mi chiamo Caterina ho 35 anni e tre bimbi, uno, Elpidio è autistico, ha 6 anni e tante difficoltà. Non sono una persona che si dilunga molto ma quello che ci tengo a dire è che la vita di noi famiglie con questi bimbi special...i è tragica, ci sono le leggi è vero ma non vengono attuate, s'incontrano difficoltà in ogni campo dalla burocrazia alla scuola. Poi c'è il dopo di noi, che è l'incubo di noi genitori, la paura che i nostri ragazzi vengano abbandonati a loro stessi non ci fa dormire la notte. Noi esistiamo, viviamo, paghiamo le tasse, siamo cittadini italiani e chiediamo anzi urliamo: AIUTO… non ci abbandoni. NOI SIAMO QUì.
© Caterina P. da Caserta - 05 Marzo 2011
Egregio Presidente
© Caterina Anna C. da Trapani - 05 Marzo 2011
Egregio Sig. Presidente, sono una donna di 55 anni e madre di 4 figli, 3 adulti già indipendenti, il piccolo nato 10 anni fa con la Sindrome di Down e diagnosticato nello spettro autistico 6 anni fa, recentemente si è aggiunto anche il Disturbo dell'umore. Tutto questo è terribile: io e mio marito stiamo vivendo nella più completa solitudine, vita sociale azzerata, nessuno svago ci è concesso, persino uscire a fare la spesa è un problema perché all'AUTISMO non piacciono i luoghi affollati, l'AUTISMO non sopporta i rumori, all'AUTISMO non piace mangiare in compagnia, per l'AUTISMO non esiste il gioco, ne la socializzazione e non esiste il linguaggio e quindi si vive in funzione dell'AUTISMO, perché è lui che detta LEGGE. A tutto questo si potrebbe ovviare con terapie specifiche, costose e anche chi non se le può permettere economicamente mette in pratica con enormi sacrifici, per poter dare ai propri figli un minimo di autonomia per un esistenza dignitosa. La cosa certa è che non c'è abbastanza personale qualificato, i pochi corsi che si fanno sono a numero chiuso limitando la preparazione di terapisti e educatori. Inoltre manca l'informazione e la formazione adeguata nella scuola che è centrale per avviare l'integrazione e lo sviluppo della comunicazione garantendo tutte le ore di sostegno con rapporto 1/1 e con continuità dell'insegnate. Servono strutture adeguate distribuite in tutto il territorio e garanzia di assistenza per tutta la vita perché di AUTISMO non si guarisce. Io portando avanti una gravidanza a rischio, data l'età, ho scelto la vita per mio figlio (e sicuramente potendo scegliere oggi mi sarei tenuta solo la S. di Down, per farle capire quanto è tremendo l'autismo) e pretendo che come cittadino Italiano ne faccia parte a pieno titolo e visto che le Istituzioni si perdono nei meandri della burocrazia sono io che grido per lui ''IO SONO QUì'' Ketti B. mamma di Lorenzo
© Ketty B. da Villacidro (VS) - 05 Marzo 2011
Egregio Sig. Presidente, ank'io ho un figlio autistico abbastanza grande e come altri genitori le avranno scritto, le chiedo se lei sa effettivamente cosé l'autismo.. tutti hanno detto che è qualcosa di terribile, ed è la verità, si va per così dire alla cieca, mi scusi il termine, noi genitori siamo soli a combattere un battaglia anzi oserei dire una guerra senza un sostegno di tipo morale ke istituzionale, ciò ke per gli altri è il quotidiano, ovvero la normalità, per manoi fortemente provati sia sul piano emotivo, su quello sociale e anche economico traguardi, sa cosa significa ke una persona non può nemmeno permettersi il lusso, si dico lusso, di decidere quando andare a dormire, o addirittura mangiare, e anke altre cose di prima necessità.... ke non le dico.... queste mi creda sono torture! altro ke vita sociale, siamo degli emarginati, come i ns figli, la società ci rifiuta, le istituzioni... nemmeno a parlarne, potrei continuare questa mia all’infinito ma i risultati non cambierebbero. Le chiedo veramente di farci una visita a domicilio per accertarsi di persona e prendere seri provvedimenti! I ns ragazzi per legge sono disabili quando si tratta di ottenere il rispetto delle leggi ma non lo sono quando ci sono le votazioni, come mai? Tutto ciò è assurdo, e anke deplorevole in un paese come il ns così dicono evoluto ma ho dei seri dubbi in merito siamo secondo la legge tutti cittadini italiani con gli stessi diritti e doveri, ma forse sono più i doveri.... nel momento in cui saremo considerati cittadini a tutti gli effetti, i ns figli non saranno più pacchi o mezzi di speculazione io sarò fiero di dire: sono italiano!
© Patrizia E. da Napoli - 06 Marzo 2011
© Daniela S. da Foggia - 06 Marzo 2011
NOI SIAMO QUI!
© Gloria B. - 06 Marzo 2011
Caro e Gent.mo Sig. Presidente, sono Daniela mamma di due figli : Rita di anni 17 e Tom di anni 14 affetto da quella terribile parola “autismo”.
Avrà letto centinaia di lettere di genitori e nella sua cultura sicuramente saprà bene che cosa significa essere genitore di un figlio autistico, non aver diritto ad una vita normale quella che tutti gli altri nella società hanno e non apprezzano.
A noi è stato vietato vivere nella società usufruendo dei servizi sociali assistenziali esistenti dove non tutti conoscono che cos’è l’autismo, per noi c’è bisogno di un’altra società che ci aiuta a poter scendere fare le azioni quotidiane portare i nostri figli nei luoghi comuni poter utilizzare quello che utilizzano i “normali”.
Mio figlio Tom è già rinchiuso in un semiconvitto non avuto diritto alla scuola perché non c’era personale specializzato al suo male ed ero costretta a correre andando via dal lavoro perché non riuscivano a trattenere mio figlio poco più di un’ora.
Essendo una mamma che lavora fortunatamente come impiegata nella P.A. ed anche mio marito, abbiamo dovuto prendere la decisione anticipata per l’età di Tom del semiconvitto che non copre neanche le nostre 6 ore lavorative.
Ci sentiamo abbandonati solo perché sfortunati da questo destino, a Tom piace la piscina ma è una terapia non convenzionata, è l’unica attività fisica che lo tiene in uno stato fisico normale eretto , altrimenti nostro figlio si rannicchia si abbandona a sé stesso… terapia x le nostre tasche onerosa… inoltre quanti soldi spesi per le ricerche perché?? Per l’autismo che è vergognosamente una patologia senza diagnosi la ricerca non viene incentivata?? questi figli non hanno diritto alla vita??
Cosa dirle Caro Presidente ci venga a trovare nelle nostre abitazioni la invito a vivere solo 3 ore con noi e forse come fece il protagonista del Film Schindler’s List che x ogni oggetto d’oro poteva salvare una vita umana.. a lei le costa molto di meno… forse una semplice parola…
© Danj E. da Napoli - 06 Marzo 2011
Egregio Signor Berlusconi,
© Anna R. da Ceriale (SV) - 06 Marzo 2011
© Rosaria L. - 12 Marzo 2011
PERCHE’ NON SI FANNO CORSI DI FORMAZIONE ADATTI A DARE DELLE COMPETENZE A QUESTE PERSONE CHE DEVONO SEGUIRE I NOSTRI FIGLI NEI CENTRI RIABILITATIVI CONVENZIONATI, INVECE DI RIMANERE FOSSILIZZATI SU METODI VECCHI E INUTILI PER LORO???????
UN ALTRO PROBLEMA E’ LA SCUOLA:
1 - PERCHE’ NON SI DANNO LE ORE DI SOSTEGNO NECESSARIE PER FAR SEGUIRE I NOSTRI FIGLI A SCUOLA, COSTRINGENDO NOI GENITORI A TENERLI A CASA, NEGANDO COSI’ AI NOSTRI FIGLI IL DIRITTO ALLO STUDIO E OSTACOLANDO L’INTEGRAZIONE? O, SE LAVORIAMO, A TENERLI A SCUOLA IN CONDIZIONI DI GRANDE DISAGIO PER LORO E PER LA CLASSE, DATA LA MANCANZA DI PREPARAZIONE ADEGUATA DELLE INSEGNANTI CURRICOLARI?
2 - PERCHE’ LA STRAGANDE MAGGIORANZA DELLE INSEGNANTI DI SOSTEGNO E CURRICOLARI, CHE DEVONO SEGUIRE I NOSTRI BAMBINI, NON SANNO UN’ACCA DI AUTISMO??????
3 - PERCHE’ NOI FAMIGLIE DOBBIAMO SOBBARCARCI ANCHE LE SPESE PER LA FORMAZIONE DEGLI INSEGNANTI DI SOSTEGNO (QUELLE CHE POSSONO) E PER GIUNTA OGNI ANNO BISOGNA RICOMINCIARE TUTTO DACCAPO PERCHE' OGNI ANNO C'E' UNA NUOVA INSEGNANTE, ALLA FACCIA DELLA CONTINUITA'??????,
4 – PERCHE’ NON SI FANNO CORSI DI FORMAZIONE, OBBLIGATORI E A CARICO DELLA SCUOLA, PER TUTTI GLI INSEGNANTI???????
Il dolore di noi genitori di bambini e adulti autistici è dovuto sì alla consapevolezza che i nostri figli non avranno mai una vita facile, come quella dei “normodotati”, ma soprattutto perché le leggi sui diritti delle persone autistiche, linee guida, buone prassi, ecc…, esistono e da tanto tempo sulla carta, ma sono completamente ignorate; potremmo fare tanto di più per rendere i nostri figli più autonomi possibile e far sì che abbiano una vita serena e dignitosa, ma tutto questo implica delle spese enormi per le terapie da far seguire ai nostri figli, per i corsi di formazione che noi genitori facciamo e che paghiamo per gli insegnanti di sostegno, che cambiano ogni anno e che brancolano nel buio più assoluto;
MA UNA FAMIGLIA COME LA MIA, PER ESEMPIO, COMPOSTA DA 4 PERSONE, DOVE LO STIPENDIO E’ UNO SOLO E CON QUELLO CI SI DEBBONO PAGARE TUTTE LE BOLLETTE, CI SI DEVE VESTIRE (NOI CI SERVIAMO ORMAI DA ANNI DAI CINESI O AI GRANDI MAGAZZINI ALL’APERTO!!!!!!!), PAGARE LE VISITE SPECIALISTICHE E LE CURE (IO SOFFRO DI PROBLEMI ALLA SCHIENA, OSTEOPOROSI E TROMBOFLEBITE!!!!!) PAGARE I LIBRI DI SCUOLA DELL’ALTRA FIGLIA (ESISTE ANCHE LEI E DI RINUCE NE HA FATTE TANTE IN 8 ANNI E CONTINUA A FARNE), POI DOVREMMO ANCHE NUTRIRCI (OVVIAMENTE SONO PROIBITE LE PIZZE, I PRANZI AL RISTORANTE, I CENONI DI CAPODANNO E CARNEVALE, LE FESTE, ANCHE PERCHE’ DAMIANO NON SOPPORTA LA FOLLA E I FORTI RUMORI), AVREMMO ANCHE NOI DIRITTO AD UN PO’ DI RIPOSO OGNI TANTO E A QUALCHE GIORNO DI VACANZA (LE NOSTRE VACANZE CONSISTONO NELL’ANDARE AL MARE LA MATTINA E TORNARE APPENA DAMIANO COMINCIA AD AGITARSI, L’UNICA NOSTRA FORTUNA E’ CHE IL MARE E’ A 10 MINUTI DA CASA!!!), UNA FAMIGLIA DI QUESTO TIPO, E CE NE SONO DI MOLTO PIU’ DISAGIATE, DEVE ANCHE DISSANGUARSI CON SPESE ENORMI PER AVERE IL MEGLIO PER SUO FIGLIO, LE CURE PIU’ IDONEE ED EFFICACI PER MIGLIORARE LA VITA PRESENTE E FUTURA DI SUO FIGLIO CON AUTISMO E DEGLI ALTRI FIGLI CHE EREDITERANNO UN FARDELLO PESANTISSIMO QUANDO NOI GENITORI NON CI SAREMO PIU’.
PER QUESTO QUELLO CHE CHIEDO A LEI, SIGNOR PRESIDENTE, E’
1 - CHE QUESTE CURE SIANO A DISPOSIZIONE DI TUTTE LE FAMIGLIE E CHE SIANO QUELLE PIU’ EFFICACI E ADATTATE A CIASCUN INDIVIDUO CON AUTISMO, CHE E’ DIVERSO DA TUTTI GLI ALTRI,
2 - CHE CI SIANO DELLE STRUTTURE SPECIALIZZATE E ATTREZZATE PER ACCOGLIERE E CURARE LE PERSONE AUTISTICHE ANCHE DOPO I 18 ANNI, QUANDO INVECE VENGONO ABBANDONATE INSIEME ALLE FAMIGLIE, CHE PIOMBANO ANCORA DI PIU’ NELLA DISPERAZIONE,
PERCHE’ DALL’AUTISMO NON SI GUARISCE DOPO I 18 ANNI (MAGARI!!!), L’AUTISMO DURA TUTTA LA VITA, MA NOI GENITORI NO!!!!!!GRAZIE.
ADRIANA T., 55 ANNI, MAMMA DI DAMIANO, AUTISTICO, 10 ANNI.
© Adriana T. da Roma - 19 Marzo '11
Gentile Presidente Onorevole Silvio Berlusconi, sono una mamma di uno splendido bambino autistico di 7 anni, Giovanni Maria. Concepito con tutto l’amore di un uomo ed una donna come dono alla vita al primo posto. Una splendida gravidanza con tutti i sogni e le speranze per un futuro sereno pieno di amore con le frivolezze di aspettative del tipo bilingue italiano/inglese o arti marziali/ginnasta per il proprio figlio. Alla nascita abbiamo subito capito che nostro figlio era “speciale” sia per la sua bellezza angelica che per il suo sguardo da “pensatore”. Con il passare dei mesi ci si accorgeva che in lui c’era qualcosa di diverso. Quel qualcosa di diverso si trasformerà ben presto in affannosi anni di indagini … metaboliche, genetiche, malattie rare, problemi di udito o di vista … praticamente tutta l’Italia, tra ospedali e visite specialistiche e ad ognuna di queste un carico di speranze e poi delusioni. Ma alla fine con estremo ritardo per questa malattia, finalmente dopo 5 anni dalla nascita di Giovanni Maria, la diagnosi: Autismo! Tardi, molto tardi ma non per questo non trattabile.
Questo è quello che Le chiedo gentile Presidente per tutti i bambini autistici una diagnosi precoce, un team di pediatri preparati nell’individuare subito la malattia, preparati anche a non aver paura di dire la diagnosi, perché all’inizio può sembrare un incubo ma poi ti accorgi che è una benedizione.
Il recupero dei soggetti autistici oltre ad essere un beneficio economico per tutta la comunità è essenzialmente un vantaggio per tutti … per quello che donano con la loro vita … in primis l’esempio che la diversità è bella e costruttiva. Gli autistici sono generosi. Gli autistici sono semplici. Gli autistici sono concreti. Gli autistici hanno un’ingenuità disarmante.
Un vero popolo come quello Italiano, già di per sé generoso e originale, non può non accogliere ed aiutare gli autistici vera fonte di originalità.
Le chiedo gentile Presidente di vigilare non solo sulla precoce diagnosi di questa malattia ma soprattutto di vigilare sulle terapie che oggi sono a carico totale delle famiglie perché le strutture sanitarie non sono pronte e preparate, salvo rarissime eccezioni. Inoltre i servizi che possono usufruire le famiglie non possono essere a macchia di leopardo in Italia. Dalle regioni ai singoli comuni i servizi per i portatori di handicap dovrebbero avere una base comune.
Le leggi in linea teorica ci sono già e sono molto buone ma non vengono messe in atto. Non mi dilungo nel parlare della scuola … ma vien da sé che gli insegnanti dovrebbero essere preparati in modo particolare per l’autismo dove la buona volontà non basta ci vorrebbe una preparazione specifica perché non è facile insegnare a chi si estranea, a chi non parla, a chi urla, a chi si butta per terra, a chi da calci e adotta comportamenti inadeguati.
Gentile Presidente concludo chiedendo per la mia famiglia e per tutte le famiglie che con gratuità ed immensi sacrifici, proteggono, sostengono, curano, crescono, amano i propri figli “speciali”, un surplus di speranza concreta e di genialità affinché vengano messe in atto quelle scelte culturali e quelle strategie politiche in cui, quando mamma e papà non ci saranno più, ci sarà una società pronta a proteggere e sostenere, curare e crescere i nostri figli ma, soprattutto, ad amarli.
Da quanto il nostro caro paese saprà accogliere questa sfida di compassione e sostenere queste situazioni, si vedrà la sua maturità culturale e sociale.
Grazie dell’attenzione.
© Elena Francesca F. da Ferentino (FR) – 24 marzo ‘11
Onorevole Presidente del Consiglio, manca poco ormai al 2 aprile e sento fortemente l'esigenza di aggiungere la mia testimonianza a quella degli altri genitori che come me vivono l'autismo. Mi chiamo Paola M. e ho due bambini Sara (11 anni) e Andrea (8 anni) autistico. Vado indietro nel tempo e quello che dirò credo sia la storia di molti. Andrea nasce e le sue tappe evolutive sono nella norma fino al raggiungimento del primo anno di vita, sembrava precoce, rideva e mi guardava mentre lo cambiavo, a 8 mesi accennava già il primo "ciao" con la manina e dentro di me pensavo: "questo bambino parlerà prima della sorella". Poi intorno ai 13/14 mesi lentamente ma inesorabilmente Andrea cominciava a cambiare. Ricordo un giorno, io stavo mangiando e lui era seduto immobile davanti alla televisione a vedere il cartone di "Nemo", era troppo immobile...lo chiamai e non si girava, lo feci più volte ma niente, mi misi davanti a lui per distoglierlo, per attirare la sua attenzione, Andrea, a seconda dei miei movimenti, si spostava a destra o a sinistra per continuare a vedere il cartone, una brutta sensazione mi colpì dentro. Visto che nei giorni successivi continuava a non girarsi quando lo chiamavo decisi di fare una prova, di nascosto mentre lui era sveglio nel lettino, buttai un giocattolo per terra per vedere se al rumore avrebbe avuto una reazione, sapevo che avrei potuto spaventarlo, ma a quel tonfo micidiale Andrea non ebbe alcuna reazione, in nulla più totale. Telefonai subito alla pediatra le raccontai tutto dicendole che il bambino non poteva non avere problemi di udito, ricordo ancora la conversazione telefonica, perché mentre parlavo quella brutta sensazione non mi mollava. Cominciammo così la trafila...Il bambino non aveva problemi di udito, tralascio tutte le visite fatte, le analisi, le risposte poco chiare di chi dovrebbe essere in grado di rilasciare delle diagnosi precise. L'autismo, giorno dopo giorno si è portato via mio figlio, l'ha portato via al papà, alla sorella e non solo se lo portò via ma uscì fuori con tutta la sua violenza. Urla, notti insonni, non si poteva uscire, non si poteva cambiare strada in macchina, non si poteva mangiare, non si poteva vivere e cosa peggiore non riuscivamo a raggiungerlo. Esistono gli autismi ed esistono anche genitori, oggi mi rendo conto che ho dovuto sbattere la mia sofferenza e la mia frustrazione da qualche parte altrimenti non avrei potuto aiutare la mia famiglia e non avrei potuto riavere il mio bambino rapito, portato via davanti ai miei occhi, giorno dopo giorno mentre annaspavo impotente nel tentativo di riacciuffarlo. Ho avuto la fortuna poi di incontrare alcuni professionisti preparati, da cui ho letteralmente risucchiato tutto quello che potevo imparare per poter crescere mio figlio. Chi sono le persone preparate? Sono i professionisti che lavorano nell'ambito dell'autismo adottando il metodo cognitivo comportamentale ABA. L'ABA, se fatto bene funziona, è molto impegnativo ma da dei buoni risultati, in alcuni casi ottimi, il problema è che ha costi elevatissimi che non tutti possono sostenere. L'ABA lo definirei un sistema di vita che coinvolge terapisti, genitori e ambiente scolastico. I nostri bambini hanno bisogno di questo intervento intensivo e precoce che attualmente pesa esclusivamente sulle nostre tasche e sulle nostre forze, perche lo Stato è completamente assente. La scuola è nella maggior parte impreparata e siamo costretti a mandare, quando pure lo permettono e sempre di tasca nostra, i professionisti che ci seguono per formare i docenti che non si sa se l'anno successivo saranno presenti. Lo dico spesso e qui lo ripeto non è tanto l'autismo dei nostri figli il problema ma è l'assenza, è l'incompetenza, è l'ignoranza di chi ruota intorno a loro, tutto questo miete vittime, è già accaduto e in una società civile questo non dovrebbe succedere, abbiamo bisogno di uno Stato che ci ascolti, la disperazione di chi commette atti disperati (la mamma di Gela è solo un esempio) è responsabilità anche vostra, vogliamo essere ascoltati, e vogliamo che i diritti dei nostri figli vengano rispettati, siamo in tanti e non vogliamo più essere trasparenti, pretendiamo delle risposte concrete, i nostri figli stanno crescendo ed hanno diritto ad una vita dignitosa. IO SONO QUI insieme agli altri genitori a sottolinearlo.
© Paola M. da Fiuggi (FR) – 27 marzo ’11
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